I. Introduzione
Il coordinatore designato dal committente,
nella fase di allestimento del cantiere è tenuto ad approntare un
fascicolo in cui vanno registrate le caratteristiche dell'opera e gli elementi
utili in materia di sicurezza e di igiene da prendere in considerazione
all'atto di eventuali lavori successivi.
In altre parole, oltre al registro
del cantiere, soggetto ad un aggiornamento permanente, vanno precisate
la natura e le modalità di esecuzione di eventuali lavori successivi
all'interno o in prossimità dell'area del cantiere, senza peraltro
pregiudicare la sicurezza dei lavoratori ivi operanti. In senso lato si
tratta quindi di un piano per la tutela della sicurezza e dell'igiene,
specifica ai lavori di manutenzione e di riparazione dell'opera, purchè
tali lavori non facciano parte dell'elenco dei "lavori autonomi" concomitanti
alla fase di apertura di un cantiere. Il "fascicolo con le caratteristiche
dell'opera" (denominato nel testo "fascicolo") assumerà la forma
di schede di controllo, ripartite in sezioni che potranno essere modificate
piacere dai singoli Stati membri.
II. Precisazioni sul "fascicolo"
Il "Fascicolo" comprende due capitoli
- Parte A - Manutenzione ordinaria
e straordinaria dell'opera
- Parte B - Equipaggiamenti in dotazione
dell'opera
Nel capitolo A - manutenzione dell'opera
- si elencano sia i pericoli che eventualmente possono presentarsi nel
corso di lavori successivi sia i dispositivi e/o i provvedimenti programmati
per prevenire tali rischi.
Nella parte B - equipaggiamenti in
dotazione dell'opera - compare un riepilogo della documentazione tecnica
a cui si aggiungono istruzioni per interventi di emergenza.
Il "controllo" viene definito compiutamente
nella fase di pianificazione ed eventualmente modificato nella fase esecutiva
in funzione dell'evoluzione del cantiere. Dopo la "consegna chiavi in mano"
dell'opera il "controllo" è aggiornato dal committente, nella fattispecie
tutte le modifiche intervenute in un'opera nel corso della sua esistenza
sono annotate nel capitolo C - dotazione.
III. Istruzioni per la redazione
e la compilazione del "fascicolo".
Per la parte A - " .... manutenzione
dell'opera":
Per le voci corrispondenti il formulario
assume la forma di schede di controllo, compilate separatamente per i lavori
di revisione (parte A.1) e per i lavori di sanatoria e di riparazione (parte
A.2).
Nell'intestazione della scheda à
riportata la denominazione dell'opera. Generalmente tali schede di controllo
si prestano non soltanto per le costruzioni di edifici ma anche per la
costruzione di ponti, dighe e altre opere di ingegneria civile.
Nella parte A.l come pure nella parte
A.2 le colonne 1, 2, 3, 4, 6, 7 e 8 sono compilate già nella fase
di pianificazione, mentre la colonna 5 può esserlo anche in tale
fase, previo accordo da parte del committente, ma normalmente va compilata
all'atto della "consegna chiavi in mano".
Le schede di controllo relative alle
parti A.l e/o A.2 differiscono unicamente nella colonna 1. Le colonne restanti
conservano lo stesso titolo. Mentre nella parte A.l - "lavori di revisione"
- la colonna 1 riporta l'elenco dei vari compartimenti dell'opera, nella
parte A.2 - "lavori di sanatoria e di riparazione" - vengono indicati tutti
i corpi di mestiere che possono interessare in tale campo i singoli compartimenti.
Questo tipo di elenco dei corpi di mestiere trova la sua logica giustificazione
nella possibilità di individuare immediatamente gli eventuali rischi
indotti da futuri interventi e nello stesso tempo di offrire soluzioni
specifiche idonee. Contemporaneamente si ottiene un quadro di insieme più
rispondente, nel senso che nella colonna 5, alle voci corrispondenti ai
lavori da affidare ai singoli corpi di mestiere si affianca il nominativo
delle imprese incaricate di tali lavori.
Gli elenchi riportati nella colonna
1 del presente documento sono puramente indicativi e non pretendono affatto
di essere esaustivi.
Nella fase di adozione del fascicolo,
gli Stati membri hanno la facoltà di ampliare o di riordinare il
testo della colonna 1, qualora ritengano opportuno adattarlo alle consuetudini
locali. Gli elenchi della colonna 1 vanno in ogni caso preordinati.
Per la fase di pianificazione, nelle
colonne 2 e 3 occorre indicare gli eventuali lavori di manutenzione ordinaria
e straordinaria ritenuti indispensabili.
La colonna 4 riporta la cadenza di
tali lavori.
I rischi connessi con tali lavori
sono riportati nella colonna 6. Nel caso in cui i rischi indotti da lavori
successivi risultino perfettamente individuati, sempre nella fase di pianificazione
e di intesa con il progettista e il committente, si procederà alla
definizione delle soluzioni da adottare per neutralizzare i rischi in oggetto.
Sulla base delle soluzioni adottate
si dovranno dedurre idonei orientamenti e provvedimenti in materia di sicurezza,
da registrare nelle colonne 7 e 8. Nella colonna 7 si riportano le misure
atte a neutralizzare i rischi nonché la natura degli equipaggiamenti
di sicurezza, che verranno incorporati nell'edificio o diventeranno di
proprietà del committente. La scelta si effettua nella fase di progettazione.
Le voci principali comprendono tutte le attrezzature di proprietà
attuale o potenziale del committente, facenti parte di un catalogo di interventi
da adottare per determinati lavori connessi con l'acquisizione di ponteggi,
montacarichi, strutture protettive di volte e vetrate, oltre ad elementi
incorporati quali ballatoi, pannelli per tetti piani o ancoraggi per ponteggi.
Nella colonna 8 sono indicate le
attrezzature che il committente non intende installare od acquistare, ma
che sono indispensabili per prevenire i rischi derivanti da futuri lavori.
Anche queste attrezzature vanno previste in fase di progettazione. In questo
caso si dovrebbe elencare tutta la gamma di prodotti presenti sul mercato,
per offrire al committente una scelta adeguata. Esempi di attrezzature
che possono essere ordinate in locazione sono i montacarichi e le passerelle.
Anche se il committente non prevede
di effettuare con i propri mezzi i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria,
nella colonna 8 si registrano comunque tutte le attrezzature che, pur non
essendo di proprietà del committente, si ritengono indispensabili
per l'esecuzione di lavori futuri.
Si può lasciare alla ditta
incaricata dei lavori la responsabilità di scegliere le attrezzature
ausiliarie da adottare, purché le loro caratteristiche corrispondano
ai criteri prefigurati nella colonna 8.
Considerando che il progettista è
quello che meglio conosce le caratteristiche dell'opera, è preferibile
affidare al medesimo la responsabilità della scelta dei provvedimenti
di salvaguardia, delle attrezzature e degli elementi ausiliari nonchè
della registrazione diretta o indiretta nelle colonne 7 e 8. Nella colonna
5 si indicano le ditte incaricate dell'esecuzione dei lavori. Nel caso
in cui l'esecutore dei lavori sia lo stesso committente, quest'ultimo è
tenuto a registrare il nominativo del responsabile dei lavori. Questa colonna
deve essere completata all'atto della "consegna chiavi in mano" dell'opera
che, fin dall'inizio della sua utilizzazione rientra nel regime che ne
prevede la manutenzione ordinaria e straordinaria.
Si consiglia di lasciare spazio sufficiente
fra le righe del testo poiché, in particolare per le colonne 5 e
8 è prevedibile che nel corso del tempo occorra portare delle modifiche.
Qualora l'opera subisca delle trasformazioni,
con conseguente presenza di nuovi rischi, il responsabile di quel punto
10 della parte A sarà tenuto a registrare direttamente o indirettamente
i rischi eventuali ed individuare le soluzioni atte ad eliminare tali pericoli.
Nello stesso tempo occorre registrare le modifiche apportate all'opera
nella parte C - "... - dotazione". Tale è la procedura da seguire
per garantire un aggiornamento permanente del "fascicolo".
Parte B - "dati relativi agli equipaggiamenti
in dotazione dell'opera".
Anche questa parte assume la forma
di schede di controllo. Come nella parte B nell'intestazione figura la
denominazione dell'opera.
Le colonne 1, 2, 3 e 4 sono compilate
nella fase di progettazione e di esecuzione, mentre la colonna 6 è
riservata alla registrazione di modifiche apportate nel corso della fase
di esecuzione e della durata di vita dell'opera.
La colonna 1 va redatta con uno schema
prefissato. Nel presente documento ad esempio compare una classificazione
anche se non esaustiva. È lasciata ai singoli Stati membri la facoltà
di modificare il testo della colonna 1 all'atto dell'adozione del fascicolo
che tuttavia deve essere confermata in modo tale da riportare chiaramente
tutte le documentazioni che interessano l'opera.
Nelle colonne 2 e 3 vanno spuntate
le voci relative ai documenti effettivamente disponibili per l'opera. Qualora
tali documenti non siano disponibili, occorre apporre una crocetta nella
colonna 3. A questo punto esistono due possibilità. Qualora l'opera
non sia corredata di tali dispositivi, occorre indicare "mancante" nella
colonna 6, se invece tali dispositivi sono disponibili, ma mancano le corrispettive
documentazioni, occorre indicare nella colonna 6 la voce "non disponibile".
Se si spunta la colonna 2, alla stessa
altezza va registrato nella colonna 4 il numero del progetto o di repertorio
e nella colonna 5 la località in cui si possono ritrovare le documentazioni
sulla dotazione del cantiere. In caso di dislocazione o di trasformazione
delle attrezzature, le documentazioni vanno citate nella colonna 4 e il
luogo in cui sono conservate nella colonna 5. Nella colonna 6 è
registrata la data delle modifiche con eventuali osservazioni.
Considerando che durante la durata
di vita di un'opera in tutti i compartimenti possono verificarsi delle
modifiche, è consigliabile prevedere spazio sufficiente per la registrazione.
IV Manutenzione dell'opera
IV A.3 Manutenzione ordinaria e straordinaria
dell'opera ............................................................
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